Ci accoglie Antonio Deltetto, il titolare dell'azienda e ci mostra subito la cantina dove riposano botti e barriques e poi l'altra in cui ha installato le ultime macchine per il il degorgement, l'aggiunta di liquer e la tappatura con gabbietta per la produzione del suo metodo classico di cui va fiero. Per la verità la loro produzione è molto classica e i suoi vitigni autoctoni vantano bottiglie tra le migliori della denominazione, ma si capisce che ad Antonio piace anche sperimentare, così ha iniziato a fare uno spumante metodo classico con 50 % pinot noir e 50 % chardonnay, per berlo in famiglia e per regalarlo agli amici ... poi si è saputo in giro e ne ha dovuto fare di più, perchè effettivamente è notevole: 36 mesi sui lieviti, perlage fine e molto durevole, profumi floreali, pesca bianca, crosta di pane, viennoiserie: una cuvée in piena regola. Ma torniamo al Roero.

 

 

Tra i classici abbiamo il Roero riserva Braja, che proviene da uve della vigna Braja che in dialetto vuol dire urla, sbraita, posta in posizione eccellente a Santo Stefano Roero dove ci sono i migliori terreni per il nebbiolo. Basse rese permetton una concentrazione del frutto ottimale e il signor Deltetto ci tiene a precisare che le sue rese sono basse, ma non esasperate perchè altrimenti le piante troppo spinte fanno un vino che magari i primi anni è potente, ma non è comunque molto equilibrato e non regge l'invecchiamento; dopo pochi anni decade. I Roero fatti bene invece sono molto longevi e danno il massimo dopo 10 o 15 anni di affinamento.

Il suo riserva Braja è molto fine ed elegante. Qui non va ricercata la potenza, che non darebbe ragione dei suoli roerini, così particolari. La complessità dei profumi è ampia, ma il sorso così leggero lo rende piacevolissimo e perfetto compagno delle carni piemontesi. State solo attenti a non esagerare.

 

I vini di Deltetto

Roero arneis docg 2010 S. Michele

Roero riserva docg 2008 Braja

Arneis passito 2008 Bric du Liun