Il Sauvignon Blanc è un’uva che piace agli appassionati perché è in grado di veicolare le espressioni di un terroir, e piace anche a chi è agli inizi dell’arte della degustazione, perché ha caratteristiche inconfondibili che ne rendono facile il riconoscimento.

Tra i sentori varietali, particolarmente marcati là dove il suolo é neutro, possiamo trovare facilmente la salvia e note vegetali come l’erba tagliata, l’ortica, o la foglia di pomodoro, ma anche frutta come l’ananas o il frutto della passione.  Là dove il terreno ha invece delle particolarità gradite al vitigno, come il terreno siliceo, vedremo invece  il prevalere di aromi floreali e minerali rispetto ai profumi varietali.

E non ascoltate quelli che dicono che sa di “pipì di gatto” … se sa di “pipì di gatto” buttatelo via !! … al massimo avrà qualche lieve sentore ammoniacale dovuto alle pirazine della sua importante acidità.

Lo Chardonnay è così diffuso che viene prodotto nella maggior parte dei paesi del mondo con cultura vitivinicola e le opinioni su di lui,dividono gli appassionati in due fazioni contrapposte. C'è chi lo evita perché non ha carattere e c'è chi lo apprezza perchè ha una versalità plasmabile.

La verità è che non ha spiccate caratteristiche varietali ed è assolutamente adattabile ad ogni tipo di terreno. Questo ha facilitato la sua diffusione ed ha permesso agli enologi di imprimergli un loro stile.

La Borgogna, paese da cui proviene, ci offre già due interpretazioni differenti dello Chardonnay. Nello Chablis usano vinificarlo in acciaio per preservare la freschezza e l'eleganza dei profumi, mentre nella Côte de Beaune lo vinificano in legno con conferirgli maggiore complessità e ricchezza. In Champagne abbiamo invece Chardonnay spumantizzato che esprime un carattere ancora differente. In tutte queste zone però c'è la complicità di suoli ricchissimi che nonostante ( o grazie, a seconda dei punti di vista) la sua neutralità ne fa un "vin du terroir".

Tutto il mondo ha raccolto la sfida ... chi altri ne sa fare così ? Australia, Nuova Zelanda, Argentina, Sud Africa e Cile ci provano, ma il bello dello Chardonnay è che anche senza copiare il modello francese si possono fare dei vini con personalità. Attenzione però - se il terreno non ha nulla da raccontare - con la tecnica di cantina si possono fare dei buoni vini, ma mai un grande vino.

 

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